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mercoledì 19 agosto 2015

Out of Control: Xbox è morta? Evviva Xbox! La Microsoft dalle due facce e il dubbio amletico sull'importanza delle esclusive



L'E3 2015 e la più recente Gamescom 2015 verranno ricordate per molto tempo dai fa Xbox, principalmente per due indiscutibili valori: l'enorme quantità di IP in arrivo su Xbox One e, purtroppo, la ancora poco chiara posizione di Microsoft riguardo la sua ultima creatura.

Mi spiego meglio: durante i due eventi la casa di Redmond ha sbalordito tutti (non i media, e questo lo vedremo più avanti) mostrando le reali capacità della console, grazie a titoli del calibro di Forza Motorsport 6, Quantum Break, Scalebound e Crackdown 3 (quest'ultimo grazie al cloud computing), dall'altra sta invece compiendo un autentico harakiri quando si parla di "Esclusive".

Ormai è ben chiaro a tutti che Microsoft voglia creare un unico ecosistema basato su Windows 10 che associa in un sistema operativo affidabile e scalabile più dispositivi, tra cui PC, tablet Surface, smartphone e, ovviamente, Xbox One.

All'inizio di questo processo, con i tanto sbandierati "cross-play" e "cross-buy", si è preferito "sondare" il terreno annunciando i porting da Xbox One a PC di alcune esclusive minori, ossia produzioni di basso-medio budget che non hanno riscontrato molto successo su console, e sto parlando di D4, Killer Instinct, Ryse: Son of Rome e Dead Rising 3. Discorso diverso per Ori and the Blind Forest, mai annunciato come esclusiva Xbox e per la vagonata di free to play in arrivo come Fable Legends, SMITE, Sea of Thieves che, come ben saprete, per funzionare si devono per forza basare su un buon quantitativo di giocatori online essendo questi proprio titoli pensati per l'"always online". 


E non hanno sconvolto più di tanto anche gli annunci delle trasposizioni di Gears of War: Ultimate Edition su PC (ricordiamo che il primo Gears apparve anche su PC, tra l'altro con un DLC inedito ed esclusivo) e lo stesso Halo Wars 2 (stesso discorso di cui sopra).

Dai tempi della prima Xbox e di Xbox 360 abbiamo assistito ai porting su ambiente Windows dei primi due Halo, di Alan Wake e altri giochi apparsi prima su console.

Fin qui, dunque, ancora tutto sotto controllo, soprattutto quando alla Gamescom 2015 si aveva il timore che Microsoft annunciasse una nuova "emorragia" di titoli esclusivi Xbox One su PC, vale a dire Sunset Overdrive e la collection di Halo, cosa che non si è verificata.

Quello che si è verificato, invece, durante la più vecchia E3 di quest'anno è stato vedere tre titoli spacciati come "Xbox One Exclusive" essere annunciati, dopo poco anche su PC. E sono Gears of War: UE (e non è una sorpresa, leggere sopra), Sea of Thieves (idem del precedente) e ReCore (questa è la vera sorpresa, se verrà confermata) svelato proprio durante la conferenza losangeliana.

AGGIORNAMENTO: Armature Studio, sviluppatore dietro al titolo tripla "A" ReCore ha aggiornato la pagina eliminando il riferimento al PC e mantenendo unicamente come piattaforma di riferimento Xbox One. A quanto pare si è trattato di un errore di trascrizione. ReCore è e rimane una esclusiva Xbox One, almeno per adesso, in mancanza di comunicati ufficiali.


Gli utenti e i videogiocatori chiudono un occhio sul remake di Gears, chiudono un occhio su Sea of Thieves vista la sua natura di MMO, chiudono un occhio su Halo Wars 2 ma rimangono esterefatti quando vedono una nuova IP sbandierata come esclusiva Xbox One in arrivo anche su PC, almeno secondo le ultime voci ma che troverebbero conferma secondo la "nuova filosofia" intrapresa da Microsoft, più precisamente dai due boss Phil Spencer e Kudo Tsunoda.

Il pensiero del "giocare in ogni dove coi titoli Xbox, dove si vuole, quando si vuole, senza limiti, su più dispositivi" si sta palesando e l'arrivo di ReCore su PC non fa altro che consolidare questa nuova strada del marchio Xbox.

Non a caso su Windows 10 c'è proprio l'applicazione ufficiale Xbox che tenta di avvicinare i due sistemi, mettendoli sullo stesso piano e, di converso, su Xbox One a novembre arriverà il nuovo sistema operativo di Microsoft per la console.

Cosa sta accadendo quindi? Le "paure" di molti fan Xbox si stanno palesando, con molte future IP per Xbox arrivare, prima o poi, anche in ambiente "personal computer".

Phil Spencer "ha salvato" i titoli di prossima uscita, quindi pensati e sviluppati con in mente un solo sistema, vedi Crackdown 3, Quantum Break e Scalebound, lasciando però una finestra aperta su possibili porting, rimanendo però piuttosto criptico sul futuro delle IP Xbox, come a dire che tutti i nuovi giochi saranno presentati nel doppio standard Xbox e PC Windows.


Non lo dice apertamente, ma il solito discorso sull'unificazione dei sistemi, di un ambiente unico per lo sviluppo e la distribuzione lascia intendere proprio questo, quantomeno per le IP nuove e non seguiti di brand affermati su Xbox, come possono essere ad esempio Halo e Forza Motorsport.

Presupponiamo quindi che tutte le nuove e future esclusive non saranno più tali su Xbox, con l'annuncio nel doppio formato, cosa potrebbe accadere?

Quale sarà il futuro di Xbox One? Già in passato ho trattato questo tema, dicendo di essere favorevole ad una sinergia tra PC e Xbox, almeno in parte. Il trattamento che riceveranno i gamer su PC, quella di godersi esclusive Xbox, dovrà essere identica ai gamer su Xbox, ricevendo invero storiche ed esclusive IP ad appannaggio un tempo dei computer domestici. Inoltre bisognerà fare chiarezza, quanto prima, su alcune scottanti tematiche, come ad esempio l'abbonamento Live Gold (indispensabile su Xbox per poter giocare online e usufruire di sconti e bonus nel marketplace), il prezzo più alto dei titoli su console rispetto a quelli per PC e se l'intero ecosistema sarà effettivamente basato su "cross-play" e "cross-buy" nella sua interezza e se sarà valido solo per i titoli sviluppati dai first party.

Potrò acquistare ReCore per PC e giocarci poi su Xbox One senza spenderne un ulteriore euro? Dovrò pagare ancora un abbonamento sulla mia console per poter usufruire del multiplayer online?  I giochi costeranno uguali sulle due piattaforme o ci saranno differenze? (Tenete a mente che su PC non vengono richieste royalties ai publisher e agli asviluppatori, per questo motivo senza questa "tassa" il prezzo dei titoli mutliformato è di solito più basso su PC).

Come valutare poi l'impatto di Steam, la piattaforma di Valve digitale, che ha su PC e che, molto presumibilmente, non sarà mai presente su One? 



Potete constatare che ci sono ancora molti punti pochi chiari, così come è poco chiara la politica attuale del colosso di Redmond che prima annuncia esclusive Xbox One e poi le dichiara dopo in arrivo anche su PC.

Cosa sta a significare, oggi come oggi, la dicitura Xbox One Exclusive quindi? Quando lo leggeremo in futuro significa che quel determinato titolo sarà presente unicamente su Xbox One o sarà pubblicato anche su PC?

Perchè non fare sin da subito chiarezza e dire le cose come stanno, abolendo la terminologia Xbox One Exclusive e apporre un più generico Xbox and Windows 10 Exclusive?

Basterebbe davvero poco per porre fine a questo teatrino, spauracchio dei fan Xbox che si vedono, giorno dopo giorno, sbaturare la line-up della One con sempre più annunci "crossplatform" tra i due dispositivi.

Bisogna però fare una precisazione: la produzione di titoli AAA è arrivata a costi esorbitanti, al pari dei kolossal cinematografici e il più piccolo errore può costare caro tanto al publisher quanto allo sviluppatore, come ho scritto in un Out of Control di qualche settimana fa. Non sarebbe un male quindi il passaggio di esclusive tra Xbox a PC e tra PC ed Xbox, basta che non vi sia un trattamento di giocatori di serie A e quelli di serie B.


Inoltre il sistema unificato permetterebbe di produrre più giochi per il duo Xbox-PC, più esclusive in senso più ampio del termine (vale a dire esclusive Microsoft e non più Xbox/PC) dato che il bacino d'utenza sarebbe maggiore, con minori rischi e la possibilità di incrementarne i guadagni. Come ogni cosa che si rispetti, vi sono lati positivi e lati negativi, perchè dall'altro canto, con questa nuova impostazione di Redmond, si svilirebbe la figura della "console", ossia di Xbox, vista più come un servizio che come un prodotto a se stante.

L'importante è essere chiari sin dall'inizio, perchè le persone acquistano le console per le loro esclusive essenzialmente, e abbracciare la nuova filosofia di Microsoft significa snaturare il concetto stesso di console, di Xbox. Parlare senza giri di parole farebbe soltanto del bene a Microsoft, lasciare all'utente finale la possibilità di scegliere se acquistare un PC o una Xbox, non più per le esclusive, che saranno sempre meno e sempre meno rilevanti, ma per costi, praticità, comodità, servizi annessi.

Non era importante per Spencer dare quante più possibilità di scelta al giocatore? Ecco, bisognerebbe partire proprio da qui e dichiarare apertamente la morte delle esclusive su console, almeno su Xbox e l'abolizione delle barriere tra i videogiocatori PC e quelli Xbox. Sarà la strada giusta da seguire? Purtroppo solo il tempo ce lo dirà...

Xbox è morta, viva Xbox!!!

X-Rays

4 commenti:

  1. Un altro dei tuoi articoli ma questo con i controcazzi mi dispiace per questa situazione speriamo che Microsoft inizi ad essere più precisa guadagnerebbe molto di più perché la serieta' gia c'e' per me vedi sony fa i soldi illudendo la gente maggior parte children pero' a saputo bene vendere un hardware gia nato vecchio ma fatto passare per qualcosa di nuovo rispetto a one delle volte la pubblicità da i suoi frutti secondo me basterebbero due fattori serieta' e sincerita' ma oggi è tutto un bluff Ciao F5 e grazie .

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  2. Chi ci capisce è bravo con l'indiscutibile nebulosità di MS. Riuscirà a vendere più console con questa pseudo politica? Boh solo il tempo ce lo dirà, ma di sicuro non sta convincendo ne i pcisti ne i sonari ne i nintendari a comprare una One con questa politica. Anche se poi molti titoli rimarranno esclusiva console ormai c'è la convinzione che prima o poi arrivino anche su PC e questo non aiuta proprio a prendere la One. Poi chi come me preferisce la console rispetto al PC i giochi continuerà a comprarli per la One ma è una strategia che a lungo andare potrà rivalersi fallimentare. Tra poco usciranno le steam machine come potranno uscire benissimo le Windows 10 machine magari a prezzi contenuti e più potenti, così MS non venderebbe neanche più l'hardware dove ci guadagna. Non trovo neanche il senso di lanciare W10 visto che te lo regalano e i prossimi PC lo avranno installato di base. E lo store quale sarà? Steam o una sorta di GFW? Il Live esisterà anche su PC? Tante domande e nessuna risposta per ora. Stiamo a vedere per ora.

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  3. La xbox one si sta rivelando un pacco peccato senza il suicidio iniziale e le continue prese in giro di Spencer seguenti sulle esclusive che non sono mai tali in realtà sarebbe potutA essere una grande console. Quello che mi fa sorridere è come mai Spencer si sorprenda che la X1 in Europa non venda e ti credo tra marketing nullo, fan che si sono rotti le scatole di non avere esclusive tutti si stanno buttando sulla coppia pc + ps4 con cui giochi veramente a tutto.Caro Spencer non siamo fessi come gli americani nel vecchio continente.Di una X1 che faccia peggio le stesse cose che fa il mio pc e per di più che mi costringe a pagare il live come un pizzo mentre è gratis su pc non me ne faccio veramente niente. Aspetterò il prossimo anno per vedere se si concretizzeranno i porting di QB e GOW4 e poi in caso tanti saluti X1.Mai rivenduta una console in vita mia(ho ancora il glorioso master system perfettamente funzionante) ma con la X1 si potrebbe rompere la tradizione ad ora peggiore console di sempre per quanto mi riguarda per colpa delle prese in giro di MS.

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