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mercoledì 30 settembre 2015

Out of Control: il marketing nascosto e la distruzione di Xbox secondo i media


Non c'è giorno in cui non si possano ammirare spettacolosi e spettacolari articoli contro Xbox, in particolare Xbox One. Tra recensioni, news superficiali e analisi di demo, i principlai media ci regalano delle perle di non poco conto, con l'ormai estenuante guerra "santa" di innalzare PS4 a Sacro Graal videoludico, la console mirabolante che tutto fa e che tutti desiderano, mettendo in un angolino la bistrattata, inutile, meno performante One. A che pro?

Ormai è chiaro a tutti che il giochino di "elogia PS4 sempre e comunque" unito al "massacra Xbox One in ogni dove" attira click, tantissimi click e scatena flame infiniti tra le due fazioni all'interno dei vari articoli che popolano il web. E gli editori si crogiolano, convinti che i dati forniti da Google attraverso i suoi tool possano far fare ulteriori balzi in avanti tra indicizzazione ed introiti pubblicitari.

Giustamente "squadra vincente non si cambia" e la stessa cosa, pedissequamente, è stata apportata anche ai timoni redazionali dei vari IGN, Gamespot, Edge, Kotaku, Gamesradar, Eurogamer, NeoGaf e le realtà italiane che tutti voi conoscete.


Questo "marketing nascosto", celato e non diretto effettivamente sta dando i suoi frutti, con la sempre maggiore convizione che "sì, acquistando PS4 ho fatto la scelta giusta, aveva ragione il sito X". Un lavaggio del cervello bello e buono, sottile, di cui quasi non se ne accorge, tanta è la disinformazione che aleggia su questi blog (e poche sono le testate giornalistiche vere e pure in questo campo).

Il leit motiv si ripete ogni giorno, senza sosta, con l'inganno di questi "siti specializzati" multiformato che dicono invece come stanno realmente le cose. Chi osa dare addosso al Digital Foundry che, tool alla mano, riesce a mostrare le carenze di Xbox One? Chi osa dire ai veterani di NeoGaf che quel forum è popolato da veri diffamatori che collaborano con alcuni esponenti di Sony? Chi osa contraddire i siti di cui sopra che, in via del tutto oggettiva, analizzano i vari giochi per PS4 e Xbox One?

Sarà che con l'ondata di tante, tantissime notizie su Xbox One, l'arrivo di una serie di ricche esclusive e progetti molto interessanti (la Nuova Esperienza Xbox su tutte), una line-up che per questo fine anno non lascia scampo alla concorrenza, è difficilissimo tenere in ombra la console di Microsoft, e allora che si fa? Il canonico gioco delle parti: si sminuiscono le produzioni di Xbox e si esaltano i remaster o indie di PS4, con qualcuno che li fa passare come fossero tripla A ad alto budget.

Questo massacro mediatico, che mai si è assopito, è adnato crescendo già da questa estate, con Microsoft che ha mostrato finalmente gli artigli realizzando due show che verranno ricordati negli annali: E3 2015 e Gamescom 2015. I giocatori, gli hardcore gamer veri, quell'utenza che si informa a 360 gradi e non si ferma alle apparenze date dagli Eurogamer di turno, hanno finalmente capito il valore di One che, tra caratteristiche tecniche peculiari, ingenti investimenti in titoli sviluppati dai first party e il profuso impegno da parte del team Xbox di garantire sempre una esperienza unica, fanno di Xbox One la console più completa sotto ogni punto di vista.



Il terrore dei "soliti ignobili" lo si è visto già a giugno tra i vari editoriali e speciali sull'E3, con la maggior parte dei media "multiformato" che si è apertamente schierato, stranamente, in favore di Sony e la sua ridicola press-conference e additato a quella di Microsoft come "un buono show", ma nulla di più. Di questo ne ho già parlato, e il trend è continuato anche con la Gamescom 2015, con la perla di Multiplayer.it che, paradossalmente, è riuscita a mettere tra i vincitori dell'evento quella Sony che non era presente alla fiera tedesca ma "considerando il potentissimo E3", era chiaro, ma solo per loro inetti, che Sony era comunque da mettere sul gradino più alto del podio. E poco importa se dall'altra parte veniva mostrato il Cloud Computing con Crackdown 3 o Scalebound.

Ma si tratta di opinioni di blogger, come per i miei articoli, quindi un leggero faziosismo è sempre ammesso, o sbaglio? Sbaglio perchè proprio su questi siti che si spacciano per imparziali, onesti e liberi da vincoli commerciali si leggono gli articoli più incoerenti e di parte, sì, proprio in quelle realtà dove invece andrebbe esaltato il videogioco nella sua sostanza e non sul pezzo di plastica su cui gira. Sono proprio queste (ir)realtà che, manipolando i fatti, agevolano e inducono alle "console war", per un mero interesse personale (può darsi che Microsoft non offra abbastanza soldi per le inserzioni come invece fa Sony...).


Così dopo i due colossali showcase della casa di Redmond a Los Angeles e Colonia che i media hanno quasi voluto far passare sotto traccia, si è passati alle recensioni delle esclusive per Xbox One, non con un occhio di riguardo bensì andando ad analizzare gli aspetti negativi dei vari prodotti, tal volta con una verve creativa non indifferente, che neppure il povero Salvador Dalì poteva immaginare.

Prendiamo una delle IP più interessanti della scena Xbox, ossia Gears of War che ha visto nel suo primo capitolo un remake completo del primo capitolo giunto ad agosto su One, a prezzo budget, ma indovinate cosa è successo....

Nonostante stiamo parlando di una produzione AAA, con tutti gli elementi grafici realizzati da zero, pieno zeppi di miglioramenti (soprattutto lato online con l'arrivo dei 60fps granitici e risoluzione nativa a 1080p), i media hanno pressochè bocciato la produzione di The Coalition. Chi dice che il gioco non sia cambiato molto dalla sua prima apparizione (ma và? Si tratta pur sempre di un remake eh!), chi dice che i 60fps sono un problema perchè stravolgono troppo l'online (e da quando? Una volta si diceva fosse un pro...), chi invece addita al tasto A un eccessivo utilizzo e chi ancora non vedeva differenze grafiche sostanziali ma solo cali di frame rate.

No, non sto dando i numeri, sono articoli realmente apparsi su questi portali (guardate i link) forse accecati dalla rabbia poiché sulle loro PS4 non sono arrivati giochi nuovi, da circa un anno e mezzo.



Le stesse testate che però hanno osannato in precedenza The Last of Us o God of War 3 in edizione remaster su PS4:


Riassumendo dunque, se un remaster arriva su PS4 è da elogiare, se arriva su Xbox One rischia invece di fallire, per non si sa bene quale reale motivo. Ovviamente poco risalto a Gears of War: Ultimate Edition (un semplice remake, giusto?) ma pagine e pagine dedicate alla Uncharted Trilogy, che sembra aver già monopolizzato i "soliti ignobili" che esaltano le qualità di questo cofanetto.

Parole al miele, tre remaster al prezzo di un gioco nuovo sprovvisto di multiplayer ma che con i suoi 1080p (come se GoW UE girasse a 720p...) e ben 60fps (con evidenti cali...) diventa il "must buy" della uber-PS4. Il trattamento della Uncharted Trilogy (che valuto comunque come ottimo prodotto, sia ben chiaro) è coi guanti di velluto, nessuno si lamenta del fatto che non vi sia l'online o che, oggettivamente, il porting dei tre titoli non inserisca nulla di nuovo, e parlo sul versante grafico.

Per Eurogamer.it è la remaster "come non se ne vedevano da tempo", con il Digital Faulty che ne esalta addirittura la tecnica (davvero!). Fatto curioso: non ci sono gallery che mettono a confronto i titoli originali con i remaster, ma solo due video che dimostrano la bontà del frame rate e le mirabolanti cut-scene!


Come mai l'assenza delle gallery, invece presente nell'analisi di Gears of War: Ultimate Edition? Paura di mostrare, a conti fatti, che i remaster sono tali e non adeguati agli standard attuali, se escludiamo qualche effetto di luce in più e i 1080p/60fps non fissi?










Forse il Digital Faulty è troppo impegnato nell'ammirare le incredibile performance di Until Dawn, un gioco che, a detta loro, sfrutta in maniera egregia l'hardware di PS4, ben 1080p nella risoluzione nativa e un frame rate che oscilla tra i 19 e i 40fps (e li tocca, i 40, in casi più unici che rari...): non male per un horror game su corridoio pieno zeppo di Quick Time Events e due personaggi su schermo.

Se veramente Until Dawn è il gioco che spinge al limite PS4 allora abbiamo anche un quadro piuttosto chiaro su quale sia la console più potente....



Una esperienza su binari al pari di quelle sulle montagne russe, ma con molti più "sali e scendi". Ma se di Until Dawn se ne esaltano le qualità tecniche, senza colpevolizzare ad esempio la scarsa CPU di PS4 che fa traballare il frame rate in modo allucinante, di Forza Motorsport 6, l'ultimo arrivato su Xbox One, si raggiungono i 60 fotogrammi per secondo, solidissimi, mai un calo, ma con "grossi compromessi".

Poco importa dell'esperienza generale, l'importante è analizzare che alcune texture sono leggermente sgranate, vi è presenza ancora di aliasing (nonostante meno marcato di FM5...) e che gli effetti meteo sono non dinamici. Addirittura dicono che le pozzanghere 3D utilizzano semplici sprite 2D per dare l'effetto degli schizzi e questo è servito per alleggerire il carico della scadente GPU di Xbox One, che mai riuscirebbe a gestire schizzi tridimensionali e garantire i 60fps.

Non dicono che l'AI è migliorata sensibilmente così come i Drivatar, non dicono che le vetture in campo sono diventate 24 (dalle 18 di FM5), non dicono che molti effetti sono nuovi per la serie, non dicono che il pubblico adesso è anche in 3D, no, ci si sofferma sul fatto che ci sono stati dei compromessi per arrivare ai 1080p/60fps, cosa ripetuta più volte ma che non si riscontra mai nelle produzioni per PS4. 

Discorso semplice: compromessi continui su Xbox One (vedi anche l'analisi errata del DF su Rise of the Tomb Raider, versione demo) per arrivare ad un determinato target, nessun compromesso su PS4 che, semmai ci fossero problemi (sempre tenuti nascosti o poco evidenti dal DF...) è per colpa della software house o dei tool utilizzati, mai dai limiti della macchina. Già questo modo di interfacciarsi alle due console mostra con evidenti "segnali" quali siano le preferenze del DF.

Irriverenza fornita anche in altri canali, con alcune recensioni discutibilissime proprio su Forza Motorsport 6, mirate appositamente per abbassarne il valore su Metacritic. Il no-sense assoluto lo abbiamo con la recensione di Gamesradar e alcune chicche di altri portali. GR boccia l'ultima fatica di Turn10 con un misero 60/100 e le scuse abbozzate per tale giudizio sono oltre ogni immaginazione, che mostra anche l'incompetenza del redattore nel fare un'analisi obiettiva e concreta di Forza Motorsport 6. Lo stesso autore premiò con un voto altissimo (90 su 100) quel Driveclub per PS4 che non ha mai convinto nessuno, a parte Games Radar ovviamente:


Cosa dire poi dei "contro" assegnati da Gamespot? Anche qui si rasenta il ridicolo:


Ovviamente ciò ha avuto una discreta risonanza e c'è chi si è scagliato contro queste pagliacciate, in particolar modo contro la redazione di Games Radar:


Questi sono solo alcuni dei casi in cui la stampa cerca di mettere i bastoni tra le ruote quando si parla di Xbox One e delle sue esclusive. Scommetto che con mente più libera, magari non faziosa come agli albori di questa generazione, titoli come Ryse: Son of Rome o Sunset Overdrive sarebbero più valorizzati, o meglio, supponendoli su PS4 avrebbero ricevuto consensi sicuramente molto più alti.

Dite che sto esagerando? Un enorme complotto che in realtà non esiste? Può anche essere, ma recentemente ho trovato altri due casi particolari, provenienti guardacaso sempre dal DF.

Il primo riguarda una sospetta analisi hardware del DF sui modelli di PS4, quello al lancio e la nuova versione. Anche su NeoGaf molti early adopters di PS4 si lamentavano di una certa rumorosità della console, cosa però non riscontrata dal DF.

La prima analisi hardware in termini di rumorosità e calore aveva dato questi risultati: 44 gradi e 51/42db
durante le fasi di gioco con il primo modello, salvo poi passare a ben 64db nell'analisi successiva con il confronto con il nuovo modello recentemente uscito sul mercato:
Ebbene il DF ha semplicemente "barato" abbassando i valori di rumorosità nelle prime analisi e poi settandoli ai valori reali con il paragone diretto con la nuove revisione, ma la mossa è stata fatta solo per mostrare i grossi benefici del nuovo modello con la ben più rumorosa PS4 del lancio. Ricapitolando: PS4 era rumorosa, ma non per il DF, la console di Sony diventa magicamente rumorosa quando messa a confronto col nuovo modello che, udite udite, ha i valori in rumorosità della finta analisi del primo hardware. 

Sono io che vedo quindi del marcio in certe testate? O qualcosa di losco esiste effettivamente? Riporto semplicemente dei fatti, tutto è documentato e nulla è inventato, come testimoniano link ed immagini.

E cosa dire della demo di Rise of The Tomb Raider che lo stesso DF dava come carente dal punto di vista del realismo poichè assente il phisically based rendering? Questo ovviamente per il DF poichè a conti fatti il gioco utilizza tale tecnica di rendering che dona più realismo a persone e oggetti 3D:

E infatti Crystal Dynamics ha smentito le dichiarazioni del DF e confermato che il gioco usa il PBR, via Twitter:



Con questo chiudo Out of Control di oggi, spronandovi di far conoscere ad altri il vero volto di certe testate giornalistiche che modificano la realtà e vogliono far passare dei messaggi subdoli, negativi, o meglio, non corrispondenti alla verità.

X-Rays

mercoledì 16 settembre 2015

Out of Control: Zombi e Dishonored Definitive Edition, come il DF manipola la realtà dei fatti


Negli ultimi articoli del Digital Faulty (al tempo Digital Foundry) ho notato una leggera inversione di tendenza nell'affermare "visibili differenze di risoluzione con immagine più definita e nitida rispetto ai 900p di Xbox One", leggendo quello relativo a Metal Gear Solid 5: The Phantom Pain.

Il problema, alla fonte, è che sì la differenza tra 900p e 1080p è palese, ma solo dal punto di vista numerico e non così marcata come si pensa. Il DF ci ha "abituati" a ritenere i 1080p come il sinonimo delle massime prestazioni grafiche di una console moderna, tralasciando però elementi "di contorno" che invece sono essenziali ed imprenscindibili per portare una resa visiva ottimale, con tutta una miriade di effetti che, se assenti, demarcano la qualità finale della grafica di un videogioco qualsiasi.

Parliamoci chiaramente: se mettiamo vicino Xbox One e PS4 facendo girare sullo stesso monitor/TV lo stesso gioco che però ha risoluzione nativa diversa in pochi possono percepire le differenze, soprattutto quando l'immagine è in movimento.

Per notare le lievi differenze bisogna mettere il gioco in pausa, avvicinarsi alla TV e fissare minuziosamente un determinato punto dello schermo per cercare di cogliere le "discrepanze" visive. Questo avviene perchè le differenze tra 900p (1600x900) e 1080p (1920x1080) risiedono solo nel numero di pixel che, nel caso di Xbox One, vengono "upscalati" per portare l'immagine a 1080p. Tale processo, che avviene internamente nella console grazie allo scaler hardware integrato (Hana 2), disegna a schermo i pixel mancanti effettuando uno "stretch" dell'immagine che ne comporta prevedibilmente una perdita lieve della qualità. 

Ma cosa accade nello specifico? Meno pixel spalmati su un campo con più pixel, che si traduce in una sottile degenerazione della resa finale poichè si perdono dettagli (brillantezza delle texture, oggetti alla distanza che risultano più a "scalette" per l'effetto dell'aliasing ecc.).

Tra 900p e 1080p le differenze sono davvero sottili
Cosa avviene quando invece si hanno tutti gli asset nello stesso istante e l'unica differenza è quella della risoluzione? Essenzialmente nulla, se non una impercettibile differenza di definizione. Questo è sempre avvenuto tra Xbox One e PS4 nei titoli che hanno dato il via al "resolution-gate", ma il problema marcato quasi con connotati disperati dal Digital Foundry che ne ha fatto quasi un motivo di vanto.

Per i tecnici di Eurogamer il succo del discorso su Xbox One era tutto lì: una GPU incapace di gestire il Full HD nativo nascondendo però i difetti che colpivano gli stessi giochi su PS4, sempre tenuti nascosti o celati: l'assenza del filtro anisotropico che si palesa anche in recenti produzioni il chè rende le texture del gioco più slavate e meno definite, problemi legati al frame rate e via dicendo. 

Se il DF fosse stato chiaro e trasparente sin dall'inizio (curioso fu il fatto che il multiplayer online di Killzone: Shadow Fall per PS4 fosse stato etichettato come Full HD quando invece il gioco non arrivava a tale standard...salvo poi fare le scuse e aggiornare l'articolo...) e messo in risalto anche i problemi sull'altra console a quest'oggi non saremmo in questa situazione con One che fa sempre la parte della console meno capace.

Bastava dire due cose, semplici semplici, cherispecchiano ancora oggi la realtà: i 1080p su PS4 hanno un costo, che si traduce in problemi di fluidità dei giochi e l'assenza di alcuni filtri, dall'altra ritroviamo invece una risoluzione inferiore al Full HD ma con tutti gli asset al posto loro, più un miglior frame rate.

Battlefield 4 su PS4 a 900p e su Xbox One a 720p ma attenzione ai dettagli... sempre sub surface scattering?

E invece no, per il DF l'importante era che la risoluzione di un determinato gioco raggiungesse i fatidici 1080p come numero di pixel, non per qualità di pixel, tralasciando forse volutamente altri dettagli che invece vanno ad inficiare su una produzione videoludica, in primis proprio la fluidità del gioco. La cosa "divertente" è che il DF, così come su Gaf e altre realtà social, davano come scusa di texture migliori su One non l'assenza di qualche filtro, bensì la patetica trovata dei "crushed black" che donava all'immagine più contrasto: un bug dello scaler, che venne poi anche migliorato da Microsoft con diversi aggiornamenti di sistema e che, non solo ha migliorato sensibilmente la qualità dell'immagine, ma anche ridotto il fenomeno dell'aliasing per i giochi upscalati. La realtà è stata sin dall'inizio sotto gli occhi di tutti, ma raggirata e modificata dagli esperti tecnici. 

In altre parole PS4 ha sempre sofferto della mancanza di filtri applicati alle texture, nessuno però ne ha mai voluto sottolineare il deficit elogiando invece i 1080p.

Voglio ricordarvi la presentazione ufficiale di Ryse: Son of Rome avvenuta all’E3 2013. Nonostante un titolo impeccabile dal punto di vista tecnico, titolo che tutt’oggi appare inarrivabile almeno su console di nuova generazione, se ne dissero di cotte e di crude sul gioco di Crytek.

Principale motivo d’astio fu la presenza massiccia di QTE (Quick Time Events) e l’essere sin troppo sui binari. Dalla prima demo (provata sempre alla fiera di Los Angeles) uscirono fuori anche altre magagne, tra cui un sistema di combattimento troppo permissivo e una eccessiva semplificazione del duello all’arma bianca.

Prima e dopo la riduzione dei poligoni per aumentare effetti e filtri a tutti i modelli 3D
La ciliegina sulla torta poi venne data da una longevità non eclatante, una risoluzione a 900p e una modifica di alcuni asset grafici, tutte tematiche riprese nelle varie recensioni della stampa specializzata. Si parlò di downgrade (cosa che avvenne per i modelli principali, che persero poligoni in favore di più effetti), di gioco su binari e via discorrendo. 

In altre parole Ryse: Son of Rome fu più il pomo della discordia per Xbox One che un titolo da avere. Cosa smentita poi dai tanti che provarono il gioco, e parliamo di giocatori e non di giornalisti o presunti tali, che hanno trovato invece nell’opera di Crytek un gioco all’altezza delle aspettative, un ottimo sistema di combattimento, grafica spettacolare e scenari mozzafiato. Certo, longevità e varietà non erano la parola d’ordine di questa produzione.

Soffermiamoci però in particolar modo su un aspetto tecnico: i 900p nativi furono dichiarati da Crytek, altrimenti, per detta loro, nessuno avrebbe mai notato le differenze rispetto ai 1080p nativi, almeno a occhio nudo, ma era comunque meglio precisarlo.

Ora vi propongo degli screenshot, per comprendere meglio quanto incide la risoluzione e quanto incidono invece gli effetti per pixel
-Queste sono due immagini di Ryse: Son of Rome (Xbox One), nativo a 900p (immagini in-game, cliccateci su per ingrandirle):




-Questo è invece Doom 3 (PC) a 2K (immagini in-game):


-Questo è invece Half-Life (PC) a 2K (immagini in-game):

Cosa notate? Come potete vedere coi vostri occhi, una maggior risoluzione non significa sempre e comunque una miglior grafica, dato che questa è soggetta ad una moltitudini di filtri che arricchiscono il dettaglio generale dell’immagine. Innalzare la risoluzione di un gioco non significa avere grafica migliore, se a questa non sono associati i medesimi filtri. 

Il DF ha cercato sempre di sminuire la cosa in numerosi analisi. Prendiamo Evolve ad esempio con un passaggio che non lascia spazio a dubbi:

“I 900p di Xbox One reggono bene il confronto con i 1080p nativi di PS4. Comunque la povera qualità dei filtri e uno streaming lievemente più lento non sempre mettono la versione PS4 di Evolve sotto una buona luce, ma fortunatamente nelle ambientazioni buie ciò non distrae dalla qualità del gameplay offerto”. 
“Il livello del filtro anisotropo rimane notevolmente più basso su PS4, restituendo un dettaglio sfocato delle texture del terreno, mentre lo streaming è spesso un po' più lento rispetto a Xbox One”.

“Mentre abbiamo lo stesso artwork altamente dettagliato e gli stessi effetti shader tanto sui personaggi quanto sulle ambientazioni, vengono restituiti modelli con un basso livello di dettaglio LOD molto più a lungo su PS4 alcune volte rispetto a quanto accada sulle altre piattaforme (One e PC)”.

La chiosa finale è un’autentica chicca giornalistica:

“Difficile da dire: la versione a 1080p di PS4 offre una versione lievemente più rifinita, e le performance sono un po' più stabili”.

Ditemi che stanno scherzando e che non lo hanno scritto, perché se prima indicano texture senza filtri, o con filtri peggiori, LOD più bassi e le immagini testimoniano le differenze visive, come possono i 1080p eliminare ogni problema riscontrato sopra e, addirittura, consigliarla come versione migliore? (escludendo i problemi online legati alla versione PS4…).





Perchè riprendere un titolo vecchio come Evolve? Perchè volevo dimostrarvi come il modus operandi del DF rimanga sempre lo stesso, non si celebra mai Xbox One ma anzi si tende a negarne i fattori positivi quando i giochi, sebbene girino meglio, siano a risoluzione più bassa.

I casi più recenti sono quelli di Zombi (porting di ZombiU) e di Dishonored: Definitive Edition: stessa storia (se non fosse che su One la risoluzione è alla pari della versione PS4, ossia 1080p) e stesso commentoper entrambi i giochi, più o meno.

Partiamo da Zombi che su One non solo è a 1080p ma il frame rate è anche più costante della controparte PS4, cosa che già "spiazza" il povero DF:

Infatti possiamo consultare lo stess test a video e verificali i cali più pesanti su PS4:


Quello che non dice il DF è però nella alterata calibrazione della palette cromatica su PS4 che tende a saturare il bianco, con un effetto sgradevole che tende a rendere l'immagine a schermo più opaca e meno dettagliata (questo fenonemo è presente anche in altri titoli). 

Quando erano i crushed black subito a farne menzione su One (cosa poi vera a metà...), quando è la saturazione del bianco su PS4 si fa finta di nulla:





Per il DF le versioni One e PS4 di Zombi si equivalgono nonostante i problemi di cui sopra, tutto logico quindi:

Miglior frame rate e immagine più nitida su One, ma è pareggio....

Passiamo ora a Dishonored: Definitive Edition, ossia la prova per ciechi (il DF) che, o fanno finta di non vedere, o sanno di mentire palesemente nonostante le loro analisi. Quello che accade è incredibile...


Sicuri sicuri che avviene davvero tutto ciò? Un frame rate stabile e una resa visiva migliore su PS4? Eppure la risoluzione è di 1080p sia su Xbox One che su PS4, ma il vero inghippo è negli effetti... ossia l'assenza del filtro anisotropica sulla console di Sony. Dico bugie? Guardate voi:

Questo è il frame rate, che tanto per cambiare su PS4 è tutto fuorchè solido a 30fps (certo sono cali di uno o due frame, ma perchè non dire la verità?):





Possiamo anche sorvolare sul frame rate, ma non sulla qualità visiva del gioco che presenta punti più bassi su PS4 per via proprio dell'assenza di filtri alle texture. 

Ecco una bella carrellata:









Ma ora l'ineffabile giudizio del Digital Faulty!!! Da leggere tutto d'un fiato perché qui tocchiamo vette di umorismo altissime:


A questo punto non so davvero più cosa immaginare, se ci sono o ci fanno, smentiti dalle loro stesse analisi (immagini e video) salvo poi ritrattare il tutto nell'articolo. Nonostante tutto la spunta sempre e solamente PS4 per non si sa bene quale merito, quando le immagini e i video testimoniano invece il contrario.

X-Rays